Commento lezione
“…ad
una città concepita essa stessa come se fosse una catena di montaggio (qui si
abita, qui si lavora, qui ci si riposa, qui ci si ricrea) ne stiamo sostituendo
una sempre più mista, ibrida, plurifunzionale aperta 24 ore su 24 e soprattutto
"anti-zoning".”
La fine della società industriale fordista ed il passaggio ad
un sistema di produzione postfordista ha fatto finire la rigida separazione che
si aveva tra tempo/luogo di lavoro e tempo/luogo di riposo, quindi se da un lato
ha messo fine ad una società basata sulla disciplina e sulla noia, dall’altro ha
generato una società basata sulla flessibilità. Tempo di vita e tempo di lavoro
non solo non sono più nettamente separati ma sono ormai quasi indistinguibili.
“…sotto il postfordismo la catena di montaggio si trasforma in flusso di
informazioni. È insomma proprio comunicando che
la gente lavora. Per dirla con Norbert Wiener, comunicazione e controllo si legano a vicenda.
Lavoro e vita diventano così inseparabili. Persino quando sogni ti ritrovi
il Capitale alle costole. Il tempo smette di essere lineare e diventa caotico,
puntiforme. Il sistema nervoso viene ristrutturato allo stesso modo della
produzione e della distribuzione. Per funzionare, in quanto elemento della produzione just in time, devi saper reagire
agli eventi imprevisti e imparare a vivere in condizioni di instabilità
assoluta (o «precarietà», come da orribile neologismo).”
Mark Fisher, Realismo Capitalista, Not Nero editions
Questo è reso possibile da dispositivi quali personal
computer e smartphone sempre connessi alla rete che non solo ci permettono di
lavorare in qualsiasi momento – spesso amplificando l’orario di lavoro- ma
anche di essere dei produttori h24 di dati, spesso inconsapevolmente (anche
quando acquistiamo una mela).
Naturalmente tutto questo si ripercuote anche negli
spazi delle nostre città, sia tramite edifici multifunzionali, sia tramite l’immersione
degli edifici e degli spazi nella rete delle informazioni.
Quest'ultimo aspetto si esplica in vari modi quelli
principali sono:
- La fusione di reale e virtuale nelle facciate degli
edifici, che tramite la pubblicità possono diventare anche esse terreno di
conquista del Capitale.
- La rete capillare di sistemi di videosorveglinaza
che stanno via via erodendo la nostra privacy.
- La creazione di spazi virtuali “abitabili”, le
ipertropie, come quelle di numerosi giochi on line.
Link a due articoli che ritengo interessanti: 1 e 2.
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